
Esplorazione italo peruviana della Perigeo International nella cordigliera andina sulle tracce della mitica città perduta di Chicuate e del lago dell’Inca
Per la prima vota al mondo dei sub si sono immersi nelle acque gelide delle Huaringas peruviane, i laghi sacri della cordigliera settentrionale andina del Perù.
Lo scopo? Quello di intervenire a favore della popolazione locale nel duro scontro sociale che rischia di vedere questi luoghi unici, riserva di biodiversità e di un patrimonio culturale millenario, compromessi dallo sfruttamento minerario che la compagnia Rio Blanco vuole avviare nell'area.
Come? Andando alla scoperta dei patrimoni locali, sia culturali che naturali, con esplorazioni e ricerche che attirino l'attenzione dei media e del mondo su questa meravigliosa realtà.
Questa volta, attraverso l'immersione nelle Huaringas.
Sono stati i ricercatori della Perigeo International, una giovane struttura italiana con sede nelle Marche e già radicata in molti paesi del mondo, guidati dal Direttore dell'Associazione Gianluca Frinchillucci, a compiere l'impresa tra le acque della Laguna del Rey: la più remota, misteriosa e alta delle Huaringas, tanto importante da essere presente in tutte le leggende come la laguna dove venivano appositamente a bagnarsi i maggiori sovrani Inca.
Durante le immersioni svolte in ambiente estremo ad oltre 3600 metri di quota i tre sub che formavano la squadra, Massimo e Pierfranesco Intini (di origine Pugliese) e Gianluca Frinchllucci (di Sant'Angelo in Pontano, MC) hanno svolto anche campionamenti di altissimo interesse nell'arena scientifica internazionale, finalizzati alla valutazione della biodiversità acquatica di ambienti limite di alta quota che manifestano peculiarità ambientali uniche al mondo, ora allo studio del Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università de L'Aquila.
Al loro fianco il gruppo logistico e di ricerca della Perigeo, composto da Laura Bacalini (di Fermo), Samuele Sagripanti (di Monte Urano), Luca Natali (di Macerata) e Andrea Zampa (di Montelupone), che ha assistito i sub nell'immersione e condotto importanti osservazioni di rilevamento dati.
La Perigeo è stata invitata ad effettuare la ricerca dalle autorità locali che hanno anche co-finanziato l'impresa.
Oltre al permesso e al cofinanziamento delle autorità, il gruppo è stato sostenuto e affiancato in tutte le fasi della spedizione dai curanderos, i curatori carismatici della tradizione sciamanica andina, che hanno continuamente fatto riti e offerte per propiziare il buon esito delle ricerche.
I ricercatori e i sub della Perigeo hanno poi illustrato alla popolazione i risultati raggiunti.
La spedizione realizzata nell'Anno della Biodiversità gode di numerosi appoggi e patrocini.
Mentre si trovavano in Perù è arrivato il patrocinio di Legambiente Italia e dei Gruppi di Ricerca Ecologica, insieme a numerose lettere di politici, ricercatori e scienziati, tra cui il Dipartimento di Biologia Evoluzionistica dell'Università di Bologna.
I ricercatori stanno rientrando dal Perú e già devono preparare lo zaino per la prossima spedizione, il monte Paldor in Himalaya.
"È stato un grande onore per noi ricevere l'invito e il sostegno da parte delle autorità peruviane ad effettuare questa spedizione" - commenta il Direttore della Perigeo International Gianluca Frinchillucci - "perché ciò significa che la Perigeo International sta diventando a pieno titolo strumento efficace di tutela dei patrimoni culturali dei popoli ed è stato per noi motivo di orgoglio rispondere prontamente alle richieste di aiuto per la salvaguardia del patrimonio culturale andino".
"Un patrimonio che qui ha radici profonde basate proprio sul complesso delle Huaringas, le lagune sacre attorno a cui si è sviluppata da tempo immemorabile una tradizione sciamanica che sopravvive ai nostri giorni e che rappresenta uno dei più importanti centri magico-religiosi dell'America Andina" - conferma Laura Bacalini, responsabile dei progetti della Perigeo International.
E proprio dalla popolazione locale viene il plauso più sentito all'operazione: "Questa immersione ha un significato molto grande per noi" - rivela la guida andina Dioniso Guerrero, che ha preso parte alla spedizione e ne ha aiutato l'organizzazione in rappresentanza delle autorità distrettuali locali - "Una ricerca per comprendere più a fondo i segreti custoditi dalle nostre lagune, ma anche un intervento fondamentale per la promozione e protezione delle nostre ricchezza naturali".
L'immersione, infatti, rientra nell'ambito del progetto ‘Ande del Nord: Uomo e Ambiente' promosso dalla Perigeo già dallo scorso anno con obiettivi oltre che di ricerca, anche di valorizzazione e tutela dell'area andina della cordigliera piurana.
"Questa spedizione - aggiunge il Dr. Frinchillucci - "è stata organizzata in occasione dell'Anno Internazionale della Biodiversità per attirare l'attenzione del mondo su questi luoghi, riserva di patrimoni culturali ancestrali (come quello del curanderismo), di rovine archeologiche illustri (come quelle del Cammino Reale dell'Inca) e di città perdute ancora da esplorare; ma dotati anche di un immenso patrimonio di biodiversità ambientale".
I ringraziamenti dell'associazione vanno a chi dall'Italia ha sostenuto gli sforzi: dal campione del mondo di apnea Umberto Pelizzari, Testimonial dall'Italia che ha incoraggiato nell'impresa alla Intermatica che ha reso possibili le comunicazioni.
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